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Terme Acque Albule, conclusa la selezione per l’Advisor che assisterà il Comune nella cessione delle quote sociali.
Ernst & Young si è aggiudicata la gara
Ernst & Young, leader mondiale nei servizi di revisione, fiscalità, transaction e advisory, si è aggiudicata la gara ad evidenza pubblica per la selezione di un advisor per l'affidamento del servizio di consulenza organizzativa, gestionale e di supporto tecnico specialistico all'amministrazione, finalizzato alla cessione della quota sociale di maggioranza della Acque Albule Spa (pari al 60 per cento del capitale) detenuta dal Comune di Tivoli.
L’advisor è stato individuato attraverso una gara europea nell’ambito del mercato finanziario creditizio sulla base di requisiti relativi a curriculum professionale, esperienze specifiche nel campo delle cessioni perfezionate con investitori del settore finanziario-creditizio, nonché all'esperienza e qualificazione del personale da impiegare per lo svolgimento dell'incarico specificato ed il piano delle attività previste.
“Seguendo puntualmente le indicazioni riportate nel programma elettorale ed amministrativo della nostra coalizione – ha spiegato il Sindaco Giuseppe Baisi – andiamo avanti nella procedura di totale privatizzazione delle Acque Albule. Siamo convinti che questa procedura, oltre ad essere un obbligo introdotto dalla finanziaria del 2007, sia la naturale conclusione di un programma di rilancio che negli ultimi anni ha trasformato la Acque Albule da una situazione di grave difficoltà finanziaria a una realtà economica florida ed efficiente. Prima della parziale privatizzazione la società era sull’orlo del fallimento e le perdite derivate dai bilanci negativi, diversi miliardi di vecchie lire, venivano ripianate con i soldi dei cittadini. Ora le Acque Albule hanno moltiplicato il proprio valore economico e secondo la perizia del tecnico nominato dal tribunale valgono almeno 30 milioni di euro, 60 miliardi delle vecchie lire. Da cinque anni i conti sono risanati, nonostante il grande programma di investimenti avviato che ha portato già alla realizzazione del nuovo stabilimento termale e del Victoria Hotel e la struttura, così valorizzata, è pronta per proporsi sul mercato nazionale e internazionale come centro ai massimi livelli di qualità dei servizi. Per completare il programma di sviluppo, che comprende tra l’altro la costruzione di un secondo albergo termale a quattro stelle e di un centro congressi, sarà di fondamentale importanza l’impulso che potrà dare l’
iniziativa privata, con l’investimento di nuovi capitali. I nostri obiettivi e la strada per raggiungerli sono quelli indicati chiaramente nel programma, cioè che la procedura per valorizzare le quote sociali del Comune avverrà attraverso una gara pubblica di livello europeo con gli obiettivi della massimizzazione del profitto, tenuto conto della rilevanza della gestione dell’attività termale sul tessuto socio-economico del territorio e della titolarità esclusiva da parte del Comune di Tivoli della concessione mineraria. Sarà il Consiglio comunale, sulla base dell’approfondito studio che sarà effettuato dall’advisor, a scegliere quale strada seguire per la cessione delle quote in modo da raggiungere pienamente i nostri obiettivi nell’esclusivo interesse della collettività. Il ricavato della cessione, almeno 18 milioni di euro – ha concluso Baisi – insieme alle royalties cioé ai diritti sugli utili che il Comune continuerà a ricevere in futuro saranno utilizzati dall’Amministrazione per potenziare i servizi e per la realizzazione di opere che miglioreranno ancora la qualità della vita dei cittadini”.