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4 Novembre 2010 giornata delle Forze Armate e dell’Unita’ d’Italia

Il 4 novembre è un giorno importante per la storia d’Italia: si celebra in questa data l’armistizio che nel 1918 pose fine alla guerra tra l’Italia e l’Austria – Ungheria. Questa celebrazione ha un valore altissimo e non serve per ricordare una vittoria, ma per esaltare il valore della pace e il sacrificio di tutti coloro che hanno dato la vita per vivere in un mondo pacificato. Siamo coscienti, come soprattutto oggi, debba essere sempre messo più in risalto, cosa significhi aver lottato per la Patria e cosa indichi la Nostra Bandiera.Non dimentichiamo le nostre origini, come Nazione. Specialmente in questo giorno. Oggi, che le Forze Armate rappresentano veramente e rinnovano l’amor di Patria, operando con altissima professionalità e spesso rischiando la vita, nelle complesse missioni nel mondo, a sostegno della sicurezza, della legalità, della ricostruzione e per rafforzare la pace. Ogni giorno con grande umiltà e generosità, onorano la nostra Patria e la nostra Bandiera. Dopo mesi e mesi di guerra, dunque, il 4 Novembre del 1918 il Comando Supremo dell’Esercito Italiano diede l’annuncio ufficiale della fine delle ostilità.Lo fece con un testo, chiamato Bollettino della Vittoria che è il documento ufficiale con cui il Comandante Supremo dell'esercito italiano annunciava la disfatta nemica e la vittoria dell'Italia nella Prima guerra mondiale.    Il testo, fuso nel bronzo delle artiglierie catturate al nemico, è esposto in tutte le Caserme e i Municipi d'Italia.

Ecco il testo di quello presente, come epigrafe, nel nostro Municipio, al Piano Nobile:

COMANDO SUPREMO,                                                     4 NOVEMBRE 1918, ORE 12
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE, 3 BRITANNICHE, 2 FRANCESI, 1 CZECO-SLOVACCA ED 1 REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO 63 DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA. LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA SU TRENTO DEL XXIX CORPO DELLA 1^ ARMATA, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA 7^ ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA 1^, 6^ E 4^, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DEL FRONTE AVVERSARIO. DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA 12^, DELLA 8^, DELLA 10^ ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA 3^ ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE. L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL'INSEGUIMENTO; HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALI DI OGNI SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI; HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA 300.000 PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI 5.000 CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.

Arc. A.P.Valente ideò                                                                                            DIAZ













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