Ai fini dell'obbligo della cessione totale della partecipazione del Comune di Tivoli nelle quote azionarie della Acque Albule spa - imposto dalla legge n. 147/2013 - sarà formulata una ipotesi che potrà prevedere "la scissione delle attività omogenee o altro strumento nella finalità di comporre e regolare definitivamente i rapporti tra azionisti privati e azionista pubblico".
E' quanto ha deliberato l'assemblea dei soci della società stessa, nella seduta del 29 febbraio, accogliendo l'indirizzo al Sindaco espresso dal Consiglio comunale nella riunione del 26 febbraio.

L'ipotesi sarà formulata da un gruppo di consulenti - nominati dall'azionista pubblico e dagli azionisti privati - e sarà sottoposta al Consiglio comunale, che esprimerà nuovamente i propri indirizzi prima dell'avvio del percorso per la cessione totale delle quote da parte del Comune.

"Come è noto già da molti anni il Comune ha l'obbligo di cedere le proprie quote di partecipazione nella Acque Albule spa, obbligo ribadito anche dalla Legge Finanziaria 2014 - ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Proietti -. Abbiamo intrapreso questo percorso nella massima trasparenza, coinvolgendo pubblicamente il Consiglio comunale per la definizione degli indirizzi da portare in seno all'assemblea dei soci e continueremo su questa linea, anche rendendo partecipi e informati i cittadini".Saranno il Prof. Alcibiade Boratto, già Sindaco della città, e l'Ing. Paolo Cacurri, Amministratore Unico di Asa Servizi srl, i due consulenti indicati dall'Amministrazione comunale che lavoreranno a titolo gratuito all'elaborazione dell'ipotesi per la cessione definitiva delle quote del Comune di Tivoli.

Tivoli, 3 marzo 2016